Il progetto "30 ore d'oro" propone l'insegnamento agli allievi, in un corso di 20 ore, della lingua esperanto, che, oltre a permettere la comunicazione diretta con parlanti diffusi in tutto il mondo, aiuta anche l'apprendimento della propria lingua materna e delle lingue straniere1. I docenti al termine del corso ricevono un attestato valido per l'aggiornamento pari a 40 ore (20 di corso online in modalità asincrona e 20 di studio individuale) e sono invitati a tenere corsi di esperanto nelle loro classi. Il corso è aperto anche a personale non insegnante ed è completamente gratuito.
Il Progetto si ispira all'obiettivo 4 di "sviluppo sostenibile" dell'UNESCO, che sottolinea l'importanza di un'"Istruzione di qualità", che sia equa ed inclusiva e promuova l'opportunità di apprendimento per tutti.
Il suo concetto rispecchia anche le "Raccomandazioni del Consiglio d'Europa del 22 maggio 2019 relative ad un approccio globale dell'insegnamento e dell'apprendimento delle lingue", che sottolineano l'importanza della competenza multilingue in una società sempre più mobile e digitale, in cui la lingua può essere anche praticata al di fuori dei programmi d'insegnamento tradizionali.
Si deve sottolineare, inoltre, che lo studio dell'esperanto comporta un notevole arricchimento delle abilità metalinguistiche degli studenti, abilità utilizzabile per qualsiasi lingua da studiare e con qualsiasi metodo di insegnamento, come raccomandato dalla Circolare ministeriale 126 del 10/04/1995.
Il presente Progetto si basa su numerose precedenti ricerche e sperimentazioni, che riportiamo in appendice 1, intese a verificare:
Il Progetto propone, pertanto, agli studenti delle scuole secondarie di 2° grado, dopo uno specifico aggiornamento dei docenti in attività, l'apprendimento della lingua esperanto in un corso nelle Classi di 30 ore, che consente di ottenere una conoscenza della lingua al livello A22.
Per non rendere necessaria l'assunzione di nuovi insegnanti, proponiamo di preparare insegnanti già di ruolo o in attività nei singoli istituti, che si rendano disponibili a partecipare al Progetto, fornendo loro un Corso di Formazione veloce, per l'insegnamento di base della lingua, corso che l'Istituto Italiano di Esperanto (IIE)3 mette gratuitamente a disposizione del Progetto sia in forma virtuale che con corsi di persona.
Il Progetto dovrebbe quindi confermare i punti a) b) c) d) sopra elencati.
La valutazione degli effetti del Progetto sull'apprendimento degli alunni possono essere demandati ai già esistenti Test INVALSI o anche, se si vuole, a test appositi da studiarsi sulle caratteristiche del Progetto stesso, anche con nostri esperti legati a varie università.
Il Progetto viene proposto anche in preparazione del congresso mondiale della Lega internazionale degli insegnanti esperantisti (ILEI)4, che avrà luogo in Toscana a Massa nel luglio 2023, con tema "Insegnare l'esperanto nelle scuole". In tale ambito i docenti che saranno stati formati avranno occasione di confrontarsi con colleghi provenienti da tutto il mondo.
Si tratterà di informare del Progetto le Scuole secondarie di secondo grado della Regione, chiedendo a ciascun Istituto di individuare gli insegnanti ad essi attinenti che siano disposti a parteciparvi, in numero almeno sufficiente a garantire nelle fasi successive l'insegnamento a tutte le classi dell'Istituto stesso.
Questi Insegnanti volontari, se non già in possesso di un diploma di abilitazione all'insegnamento rilasciato dall'IIE, potranno scegliere di seguire un Corso di Formazione veloce (20 ore) a distanza o di persona e riceveranno inoltre opportuno materiale informativo digitale o cartaceo. In base al numero di richieste, il corso di persona potrà essere allestito in una o più sedi. I nostri insegnanti terranno questo corso gratuitamente.
La finalità del Corso di Formazione è l'acquisizione di una nuova lingua nell'ambito dell'educazione interculturale, con lo sviluppo di contatti con insegnanti di altri paesi che studiano questa lingua, anche attraverso la rete. Dal punto di vista metodologico, prevalgono la conversazione e il dialogo, almeno nella parte iniziale del Corso di Formazione, per mostrare come l'esperanto sia una lingua di uso immediato e semplice. Il Corso di Formazione verrà svolto in gran parte senza uso di metalingua.
Il corso, così strutturato, porta a una conoscenza semplice ma funzionale della lingua, sia scritta che parlata, sia passiva che attiva. Al termine del corso verrà rilasciato un Attestato di frequenza.
Al termine del Corso di Formazione e di alcune lezioni integrative sarà possibile sostenere l'esame di 1° grado dell'IIE. L'esame attesta una conoscenza della lingua corrispondente al livello A2 delle categorie descritte dal "Quadro Europeo Comune di Riferimento per le Lingue" (CEFR); il sostenerlo NON sarà requisito indispensabile per la prosecuzione del lavoro nel Progetto, ma permette di avere un attestato della competenza della lingua per esami, concorsi, curricola, ecc.
Ogni Istituto dovrà decidere in quali ore curricolari inserire, per ogni classe, le 30 ore previste per il Corso nelle Classi.
Si consiglia, in base a precedenti esperienze, di non diluire troppo le ore (modello "un'ora a settimana") per non costringere gli insegnanti a usare troppo tempo per ripetere elementi didattici già presentati ma dimenticati da troppi studenti. Ad esempio, con tre ore settimanali il Corso nelle Classi può essere concluso in dieci settimane, quindi in un tempo inferiore ad un trimestre, e questa tempistica si è più volte dimostrata particolarmente efficiente.
L'IIE metterà a disposizione degli Insegnanti il proprio personale docente, per supportarli ogniqualvolta essi percepiscano la necessità di un aiuto o consiglio o confronto su come impartire ogni singola lezione.
Questi obiettivi verranno perseguiti anche tenendo conto che l'esperanto è una lingua internazionale, già affermata da più di 130 anni in tutte le parti del mondo, che permette in poco tempo di confrontarsi con coetanei di altri paesi e scambiarsi informazioni e conoscenze su caratteristiche etniche, geografiche, ambientali, storiche e di costume, permettendo alla scuola un'utilizzazione ad ampio raggio delle competenze e conoscenze così acquisite. Tra cui, a mero esempio:
L'insegnante può essere unico o si possono alternare due insegnanti, ad esempio scambiandosi le classi.
L'insegnante può sempre far conto sull'appoggio fattivo degli esperti dell'IIE, sia per chiedere consigli in corso d'opera che per avere contatti virtuali o di persona.
Al termine del Corso, ogni allievo riceverà dall'IIE un Attestato di frequenza, che potrà essere considerato per l'attribuzione di crediti formativi all'esame di maturità.
Al termine del Corso nelle Classi, ogni allievo sarà in grado di sostenere un Esame di 1° grado (Livello A2) dell'IIE. Questo Esame NON sarà obbligatorio, ma potrà essere richiesto dalle scuole o dai singoli allievi.
Sempre per gli studenti che lo desiderino, sarà possibile continuare con un corso apposito dell'IIE, che porti all'Esame di 2° grado (Livello B1).
La conoscenza della lingua esperanto permetterà anche la partecipazione ad eventuali progetti di scambio europei, ad esempio Erasmus, in collaborazione con le altre scuole europee dove esso viene insegnato.
L'Associazione Mondiale di esperanto (UEA)5 candiderà l'ILEI, per questo Progetto delle 30 ore d'oro, al Premio Hamdan dell'UNESCO per la formazione di insegnanti. I fondi così eventualmente ricevuti potranno essere usati per sovvenzionare la partecipazione degli insegnanti volontari e dei loro studenti al congresso ILEI di Massa e al Congresso Universale di Torino nel 2023, oltre che possibili vacanze-studio in centri esperantisti, come il Castello Grésillon nella Valle della Loira.
L'esperanto dà inoltre molte possibilità di incontrare altri giovani. Ad esempio, c'è l'opportunità di lavorare come volontari, retribuiti da finanziamenti europei, nell'Ufficio Centrale dell'UEA a Rotterdam, imparando molte tecniche informatiche e pubblicitarie. Lo stesso si può fare, sempre grazie a fondi Erasmus, presso vari gruppi esperantisti, ad esempio a Tolosa e a Białystok.
Numerosi sono anche i convegni di giovani esperantisti; i più frequentati ogni anno sono lo IJK (Internacia Junulara Kongreso) organizzato in estate in nazioni ogni anno diverse, lo JES (Junulara esperanto-Semajno), alternativamente in Germania e in Polonia dal 26 dicembre al 2 gennaio, e lo IJF (Internacia Junulara Festivalo) organizzato in Italia nella settimana di Pasqua.
1) Si veda, a titolo di esempio, la documentazione fornita nel sito del progetto.
2) Definizione dei livelli di conoscenza di una lingua:
A1 – Contatto (Breakthrough, Alpaŝo): comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice, purché l'altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.
A2 – Sopravvivenza (Waystage, Elano): comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es.: informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l'occupazione). Comunica in attività semplici e di abitudine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti della sua vita, dell'ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati.
3) L'Istituto Italiano di Esperanto, fondato il 20 aprile 1912 con la denominazione di 'Cattedra Italiana di Esperanto', è legalmente costituito in Ente Culturale Autonomo che, senza scopo di lucro, cura e promuove lo studio e la diffusione della lingua internazionale esperanto in Italia.
4) La Lega internazionale degli insegnanti esperantisti (Internacia Ligo de Esperantistaj Instruistoj) è un'organizzazione non governativa avente l'obiettivo di insegnare il rispetto per l'umanità, la vita e la natura e di cercare un'ulteriore comprensione reciproca tra i popoli. Sostenendo la diffusione della lingua e della cultura dell'esperanto, ILEJ pubblica libri e riviste, organizza conferenze internazionali e gestisce esami in tutto il mondo per certificare le qualifiche degli insegnanti di esperanto.
5) L'Associazione Universale Esperanto (Universala Esperanto Asocio) è la principale organizzazione internazionale di esperantofoni, con membri in 119 paesi e in relazione ufficiale con le Nazioni Unite e l'UNESCO. In aggiunta ai membri individuali, 95 organizzazioni nazionali d'esperanto sono membri dell'UEA.